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TERZO SETTORE

Debutta un nuovo regime di aiuto a favore delle imprese del terzo settore. Nessuna limitazione è prevista con riguardo alla dimensione e al settore di attività.
Sono agevolati programmi di investimento di importo compreso tra 200mila e 10milioni di euro. Per la completa operatività dello strumento agevolativo manca ancora il provvedimento direttoriale che fisserà i criteri, termini e modalità presentazione delle domande di agevolazione.

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Soggetti beneficiari del regime di aiuto sono:

  • le imprese sociali (ex lege 155/2006), costituite in forma di società;

  • le cooperative sociali (ex lege 381/1991), anche non aventi qualifica di imprese sociali, e relativi  consorzi;

  • le società cooperative aventi qualifica di ONLUS.

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Sono considerate ammissibili le spese necessarie alle finalità del programma di investimento sostenute a partire dalla data di presentazione della domanda e relative all’acquisto di beni e servizi rientranti nelle seguenti categorie:

  • suolo aziendale e sue sistemazioni, nel limite massimo del 10% dell’investimento complessivo      agevolabile;

  • fabbricati, opere edili/murarie, comprese le ristrutturazioni;

  • macchinari, impianti ed attrezzature varie nuovi di fabbrica;

  • programmi informatici commisurati alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa;

  • brevetti, licenze e marchi;

  • formazione specialistica dei soci e dei dipendenti dell’impresa beneficiaria, funzionali alla              realizzazione del progetto;

  • consulenze specialistiche, quali studi di fattibilità economico-finanziaria, progettazione e direzione     lavori, studi di valutazione di impatto ambientale;

  • oneri per le concessioni edilizie e collaudi di legge;

  • spese per l’ottenimento di certificazioni ambientali o di qualità;

  • spese generali inerenti allo svolgimento dell’attività d’impresa, nella misura massima del del 20%  del totale delle spese rientranti nelle altre categorie.

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L’agevolazione consiste in un finanziamento agevolato a tasso fisso dello 0,5% annuo della durata massima di 15 anni.
In aggiunta al finanziamento agevolato, il MISE potrà concedere anche un contributo a fondo perduto che verrà stabilito nel decreto attuativo.

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