Cultura CREA si rinnova.
Il 26 aprile 2021 partirà Cultura CREA 2.0 destinata alla nascita di nuove imprese comprese il terzo settore nell’ambito dell’industria culturale.
Nuove Imprese
Soggetti beneficiari sono le imprese costituite in forma societaria (di persone e di capitali) da non oltre 36 mesi ovvero da costituende società.
Attività ammissibili
Progetti imprenditoriali che prevedono innovazione di processo, di prodotto o servizio, di organizzazione, di mercato nei seguenti ambiti:
economia della conoscenza: tecnologie abilitanti per la creazione, organizzazione, archiviazione, accessibilità di dati e informazioni legate all’industria culturale;
economia della conservazione: modalità e processi innovativi per le attività legate a restauro, manutenzione e recupero del patrimonio culturale;
economia della fruizione: innovazione nella gestione (classificazione, valorizzazione e diffusione) dell’offerta integrata dei beni culturali con il territorio;
economia della gestione: ingegnerizzazione delle attività di gestione di beni e attività culturali.
Cosa finanzia
I programmi di investimento dovranno prevedere un importo non superiore a euro 400.000.
Le voci di spesa ammissibili riguardano:
Investimenti: macchinari, impianti, attrezzature e arredi, programmi informatici, brevetti, licenze e marchi, certificazioni e know how
Spese di gestione: materie prime, utenze, canoni di locazione, spese per servizi comprese le spese per la costituzione della società, etc.
Le spese devono essere sostenute dopo la presentazione della domanda ed entro i 12 mesi dalla data di stipula del contratto di finanziamento.
Agevolazioni
Le agevolazioni sono riconosciute nella misura dell’80% dell’investimento; il restante 20% dovrà essere coperto da capitale proprio ovvero da finanziamenti non agevolati.
Le suddette agevolazioni sono riconosciute nel 50% sotto forma di finanziamento a tasso zero da restituire in otto anni a rate semestrali; il restante 50% sotto forma di contributo a fondo perduto.
Nel caso di imprese a maggioranza femminile e/o giovanile la percentuale di copertura dell’investimento è pari al 90%.
Terzo Settore
Soggetti beneficiari sono ONLUS di diritto quali: Organizzazione di volontariato e non governative, Cooperative sociali o loro consorzi e Imprese sociali, risultanti iscritti ad uno dei registri previsti dalle relative normative di settore.
Attività ammissibili
Progetti imprenditoriali per attività collegate alla gestione degli attrattori e delle risorse culturali del territorio; attività collegate alla fruizione degli attrattori e delle risorse culturali del territorio; attività di animazione e partecipazione culturale.
Cosa finanzia
I programmi di investimento dovranno prevedere un importo non superiore a euro 400.000.
Le voci di spesa ammissibili riguardano:
Investimenti: macchinari, impianti, attrezzature e arredi, programmi informatici, brevetti, licenze e marchi, certificazioni e know how
Spese di gestione: materie prime, utenze, canoni di locazione, spese per servizi comprese le spese per la costituzione della società, etc.
Le spese devono essere sostenute dopo la presentazione della domanda ed entro i 12 mesi dalla data di stipula del contratto di finanziamento.
Agevolazioni
Le agevolazioni sono riconosciute nella misura dell’80% dell’investimento; il restante 20% dovrà essere coperto da capitale proprio ovvero da finanziamenti non agevolati.
Le suddette agevolazioni sono riconosciute nel 50% sotto forma di finanziamento a tasso zero da restituire in otto anni a rate semestrali; il restante 50% sotto forma di contributo a fondo perduto.
Nel caso di imprese a maggioranza femminile e/o giovanile la percentuale di copertura dell’investimento è pari al 90%.
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