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Credito di imposta Mezzogiorno: dal 1° aprile le domande

Dal 1° di aprile è possibile presentare le domande

La legge 208/2015 e s.m.i. ha previsto il riconoscimento di una agevolazione sotto forma di credito di imposta per tutte le imprese che effettuano nuovi investimenti nelle aree del Mezzogiorno; beneficio che la legge di bilancio 2020 ha prorogato fino al 31/12/2022.


Destinatari di tale beneficio sono tutti i soggetti titolari di reddito d’impresa (art. 55 TUIR) indipendentemente dalla natura giuridica assunta e operanti in tutti i settori produttivi.


Gli investimenti agevolabili riguardano esclusivamente macchinari, impianti e attrezzature destinate alla creazione di una nuova unità produttiva ovvero all’ampliamento e/o alla diversificazione della produzione.


L’agevolazione è riconosciuta nei limiti della carta degli aiuti di stato ossia nel 45% degli investimenti effettuati, che l’impresa può usufruire in compensazione tramite il mod F24. L’agevolazione medesima è cumulabile con altri incentivi, fermo restando il limite massimo del 45%.


L’agevolazione è tuttavia cumulabile con il bonus previsto dalla legge di bilancio 2020 nel limite del 10% fino al 2021 e del 6% fino al 2022; ciò significa che fino al 31/12/2021 il beneficio è pari al 55%, mentre fino al 31/12/2022 è pari al 51%. Il bonus è utilizzabile in compensazione da suddividere in tre quote.


La legge di bilancio 2020 ha inoltre modificato le agevolazioni a favore degli investimenti tecnologicamente avanzati definiti “Industria 4.0”. L’agevolazione è infatti pari al 50% dei beni oggetto di investimento fino al 31/12/2021 diminuendo al 45% fino al 31/12/2022. Il bonus è cumulabile con il credito di imposta per il Mezzogiorno essendo un aiuto di tipo generalista, ed è utilizzabile in compensazione da suddividere in tre quote.


Esemplificando, vuol dire che un investimento di euro 100.000,00 che presenta le caratteristiche di industria 4.0, il beneficio sarà del 95% ossia di euro 95.000,00.


In proposito è bene tuttavia porre la massima attenzione che i beni per essere classificabili come “Industria 4.0” e quindi poter usufruire del 50%, dovranno possedere i requisiti della cd regola 5+2, dettagliatamente descritti nell’allegato “A” annesso alla legge 232/2016, che dovranno essere rappresentati e circoscritti in una perizia tecnica.

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